martedì 24 giugno 2008

Italia bisestile, eccezion fatta per Rosetti. (dal blog di Gigi Garanzini)

E' stato sino a qui l'Europeo delle contraddizioni. E forse anche per questo è tra i migliori, o il migliore, che io ricordi. Più o meno in ordine cronologico, grande Portogallo, poi grande Olanda, poi la Croazia, poi la Spagna. Se n'è salvata una, giusto perchè ha trovato l'Italia. Ma giovedì si ritrova davanti la Russia, stavolta con Arshavin allora squalificato, e ho una mezza idea che il film sarà diverso.
Qualcuna l'ho beccata, qualche altra l'ho toppata. Ma il bello è proprio questo, essere spiazzati da una squadra che non ti aspetti, da una metamorfosi insospettabile, in positivo (Russia, ma anche Croazia che non meritava affatto di uscire) o in negativo (Olanda, Portogallo). Se tutto va secondo copione, alla lunga vince la noia. O se la sorpresa si chiama Grecia come quattro anni fa, la novità è al ribasso perchè va bene essere per Davide contro Golia, ma se Davide è la Russia di Hiddink ti levi anche il cappello.Una l'ho beccata, conoscendola meglio, e non era difficile. Quando sbagli la prima così nettamente, poi vai in sofferenza e giochi all'inseguimento. Non so davvero come Donadoni abbia potuto, pronti via avrebbe detto Cesarone, metter dentro Materazzi e fuori De Rossi. La partita chiave è stata la Romania, quella giocata meglio e a momenti persa se Mutu non sbaglia il rigore. Lì la squadra è diventata insicura. E lo si è visto contro la peggior Francia possibile, quando una nazionale maestra di tattica non è stata capace di gestire il vantaggio di un gol e di un uomo, al punto da costringere Pirlo a un fallaccio tattico che lo ha escluso dalla partita con la Spagna. La sua partita, per le caratteristiche degli avversari.
Invece è diventata l'ennesima partita di Toni, che sembrava il peggior Vieri. Un palo della luce a ostacolare la manovra d'attacco, come Materazzi all'esordio a complicar la vita in difesa. Grande Senna, ottimo Silva, buona squadra complessivamente: ma un'Italia meno insicura li buca in contropiede senza che nemmeno se ne accorgano.
Invece a casa, con pieno merito. Perchè era un anno bisestile per tutti, per Donadoni, per quasi tutti meno Chiellini, Panucci, De Rossi e Grosso, persino per Buffon che ha regalato il primo gol all'Olanda e a momenti si fa fregare da Senna come Pagliuca a Pasadena, salvato dal palo. Non per Rosetti, che si è meritato giustamente la finale.
Gigi Garanzini (http://gigigaranzini.blog.ilsole24ore.com/)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good