giovedì 30 ottobre 2008

L'immancabile commento al campionato griffato Gigi Garanzini

Nove per quattro fa trentasei, siamo quasi a un quarto di campionato. Più il tempo passa e meno sono da ritenersi meteore le due squadre che sin qui hanno messo in fila tutte le altre. Questo non significa che Napoli o Udinese vinceranno lo scudetto, anche perchè mi costerebbe una sbronza da kappao tecnico: significa però che così come le grandi erano state sopravvalutate, loro erano state sottovalutate. E se le più forti tardano un altro po' a trovare il passo, c'è caso che queste due finiscano per convincersi ancor più dei loro mezzi. Il Verona dell'85 capì nella pausa natalizia che se era arrivato fin lì poteva davvero arrivare in fondo: ecco, se tra altre sette-otto giornate la situazione fosse ancora più o meno questa, sognare non sarebbe vietato.Nel dettaglio, la giornata numero 9 ha detto che il Napoli ha anche un signor centravanti (rivedersi la finta sul pirmo gol). L'Udinese può fare a meno di Di Natale e Floro Flores e segnare due splendidi gol su un campo imbattuto, per non parlare di quelli che ancora non si sono visti causa infortuni, gente come Felipe, Obodo e compagnia. Il Milan sta prendendo il passo della vecchia Juve, nel senso che gioca male e rischia ma vince: tra Atalanta e Siena meritava un paio di punti, ne ha fatti sei e su quel rigore volendo si può discutere. La Fiorentina ha giocato con grande saggezza rischiando il giusto e soltanto nel finale, visto che senza Gilardino e Mutu far gol era pressochè vietato. L'Inter anzichè dell'attacco, come i viola, ha dovuto fare a meno del centrocampo titolare: ma 9 punti su 27 lasciati per strada cominciano a non essere pochi. E se al quarto posto, con annesso sorpasso rossonero, tra un'epurazione e un proclama oggi ci fosse Mancini non oso immaginare che cosa leggeremmo o ascolteremmo. Io paranoico versus Mourinho? Io, come tanti, inevitabilmente, professionalmente più attento nei confronti di chi si presenta da speciale anzichè da normale. Per esempio uno normale, secondo me, avrebbe trovato il modo qua e là di far tirare il fiato a Ibrahimovic: Lecce e Anorthosis, per buttar là un paio di partite in cui l'Inter i suoi tre punti li avrebbe portati a casa lo stesso. Invece con 7 attaccanti in rosa, Ibra è l'unico che non ha mai saltato un minuto, nè in campionato nè in coppa. Augurandogli il massimo della salute atletica, non penso sia la gestione ottimale per un giocatore così determinante.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

imparato molto