sabato 10 novembre 2007

IL GAZZETTINO -
L'Eccellenza diventa effervescente
Udine
L'Eccellenza diventa effervescente, gli allenatori saltano. Dopo Pino Cortiula, sostituito la settimana scorsa da Elia Lazzara a Tolmezzo, tocca a Nerino Barel il destino dell'esonero da Sevegliano, secondo di fila ricordando che l'anno scorso fu costretto a lasciare la panchina del Lignano. Al suo posto un nome non da poco, quello di Maurizio Trombetta, ex attaccante di Udinese, Catanzaro, Spal, Triestina, Pistoiese (ma ricordiamolo con orgoglio per il titolo di campione d'Italia Primavera conquistato nel 1981 con Enzo Ferrari), in possesso di di patentino di prima categoria che lo ha portato a fare il vice di Galeone e Guidolin a Udine, Perugia, Napoli, Bologna e Ancona. Insomma, un professionista che, con somma modestia, comincia dai dilettanti la sua carriera di allenatore responsabile, anche se ha già ricoperto il ruolo a livello giovanile. Sembrava ci fosse un interessamento della Pistoiese, dove aveva giocato in C2 15 anni fa, invece è arrivata l'offerta del Sevegliano. «Avevo voglia di mettermi in gioco - spiega - la società mi ha contattato e ho accettato. L'Eccellenza la conosco e ho constatato direttamente il grande interesse che c'è. Anche questo è un elemento che lusinga. L'importante, per me, era cominciare, poi, a fine stagione, avrò qualche elemento per capire».
Conosce l'Eccellenza, ma deve scoprire il Sevegliano: «Datemi il tempo di capire. Credo che innanzitutto con la squadra debba instaurarsi un rapporto di reciproca fiducia».
Non avrà un compito facile, trova una squadra ultima a tre punti, ma a un nonnulla (3 lunghezze) dalla quota salvezza, peggior attacco (4 reti) e difesa non impeccabile (10). E infortuni eccellenti come Tiberio, Zonca e Grop. Per il derbyssimo in programma sabato a Palmanova, mancherà anche l'attaccante Verrillo, espulso domenica. A proposito: bel confronto con il mister amaranto Nunzio Zavettieri, due anni fa sulla panchina della Primavera Udinese.
Per il ds del Sevegliano Gigi Sabot, una decisione presa a cuore pesante, ma necessaria: «Non è un provvedimento che ci piace, eppure lo prendiamo per il secondo anno consecutivo. Ma lo imponevano i risultati. Dopo uno splendido precampionato e il cammino in coppa Italia, mai avremmo pensato di trovarci in questa situazione paradossale. Il mercato? Ci guardiamo in giro, ma vedo che c'è poco di quello che ci può servire. L'importante è recuperare gli infortunati».
Angelo Miorin (Il Gazzettino)

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