martedì 26 febbraio 2008

Il Jazz? Molto slowfootball...
A Udine c'è URI CAINE

URI CAINE TRIO
Al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, per il concerto-evento del 26 febbraio (biglietto posto unico 15 euro)

UDINE – Grandissima attesa, al “Giovanni da Udine”, per l’Uri Caine Trio, in scena martedì 26 febbraio alle 20.45 con un concerto-evento incastonato nel cartellone che porta la firma di Carlo de Incontrera. Il pianista americano proporrà, assieme a Drew Gress (contrabbasso) e Ben Perowsky (batteria), lo splendido «Live at the Village Vanguard»: un repertorio denso di grandi classici rielaborati e di composizioni originali. Ed ecco, appunto, che l’Uri Caine Trio si trasformerà «in una nave capace di traghettare l’ascolto verso rotte inesplorate», creando una perfetta sintesi fra innovazione e tradizione.
«Si può rimproverare a Caine di essere fin troppo trasversale - scrive, infatti, l’autorevole Jazz Magazine - ma certo non lo si potrà mai accusare di mancanza di coraggio: ogni suo progetto scandaglia un differente aspetto del mondo musicale, presente, passato, futuro, insinuandosi tra stili antitetici o proponendo accostamenti bizzarri. Il suo panismo è la quintessenza del jazz di oggi…».
Nato a Philadelphia, Uri Caine inizia a studiare piano con Bernard Peiffer e i suoi ascolti cominciano a spaziare da Glenn Gould a Oscar Peterson, da Herbie Hancock a Cecil Taylor. Quando poi s’iscrive all’università, è già coinvolto nella scena jazzistica della sua città, suonando con grandi maestri come Freddie Hubbard, Joe Henderson, Phil Woods e Lester Bowie. Nel frattempo, studia composizione con George Rochberg e George Crumb. Trasferitosi a New York, entra a fare parte dell’incredibile scena jazzistica della città, registrando i primi due dischi come solista e incominciando nella seconda metà degli anni Novanta, per l’etichetta Winter&Winter, un percorso di rilettura di autori classici (da Mahler a Bach, da Wagner a Schumann) che lo porterà all’attenzione del pubblico e della critica internazionale. Il resto, come si dice, è storia. Anzi: leggenda.
A proposito di leggenda: il Village Vanguard si trova a Manhattan, nel Greenwich Village, e qui hanno suonato Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Sonny Rollins, John Coltrane, Miles Davis e Bill Evans. Per ciò che riguarda il jazz, il Vanguard è stato il catalizzatore delle avanguardie per un’intera epoca. Da allora, gli eventi musicali più elettrizzanti si sono svolti proprio in questo scantinato con 123 posti a sedere. Dimora del creativo macrocosmo della scena jazz newyorkese, il Village Vanguard può contare su un pubblico fedele e affezionato che da subito si è immerso nella sua atmosfera viva e intensa. Come ha scritto Nach Hentoff, «i concerti al Village Vanguard acquistano un immediato prestigio anche solo per il fatto di essere eseguiti in questo luogo mitico…».
Per informazioni, contattare l’Infopoint del “Giovanni da Udine” (0432.248418) oppure consultare il sito ufficiale (
www.teatroudine.it).





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