lunedì 18 aprile 2011
Inler e Denis: esultare alla slowfootball
Ci eravamo lasciati appena prima di Natale, era il 23 dicembre quando avevo scritto l’ultimo articolo per questa mia amata rubrica sul Blog SLOWFOOTBALL. Sarà per l’importanza del personaggio trattato, il grande “vecio” Enzo Bearzot, oppure per il positivo effetto che evidentemente fanno su di me le Feste comandate, ma in questa settimana che precede la Pasqua, mi è tornato lo stimolo di scrivere per sottolineare e far notare un atteggiamento o un comportamento che mi è sembrato degno di nota, sempre nel “solco” tracciato dalla filosofia SLOWFOOTBALL.
Lo spunto mi viene dalla partita Napoli – Udinese, posticipo serale della giornata di Serie A, ed i personaggi in questo caso sono due giocatori dell’Udinese: Inler e Denis. Gli autori dei due gol della vittoria friulana, entrambi protagonisti di un gesto tecnico di rara bellezza sia per esecuzione sia per precisione della conclusione a rete. Entrambi tatticamente perfetti, il primo abile ad intercettare un avventato passaggio avversario in zona pericolosissima (per il Napoli) con l’immediata intenzione di andare al tiro non appena conquistata palla, il secondo molto bravo a smarcarsi dietro le spalle del marcatore avversario per farsi “pescare” dallo stupendo cross sul secondo palo di Armero. Altissimo livello di scelte ed esecuzioni tecnico-tattiche cui si aggiunge, e di qui la segnalazione per il Very Slowfootball People”, una esultanza particolare, che secondo me rende onore a due giocatori e, prima ancora, due persone di valori forti. Inler che non esulta non credo assolutamente possa essere considerato semplicemente “ruffiano” del suo futuro pubblico, in funzione di un ventilato ed eventuale possibile passaggio proprio al Napoli nella prossima stagione. Non penso proprio che abbia già trovato un accordo con i partenopei, come i maligni potrebbero pensare. Semplicemente, pur essendo immensamente felice per il gol importantissimo messo a segno per la sua squadra, come normale che sia, da buon Svizzero serio e concreto (non a caso i friulani lo adorano…), festeggia anche solo con la fierezza dello sguardo con il quale riceve l’abbraccio dei compagni. Denis, seconda segnalazione per lui, che esulta chiedendo scusa ai suoi ex tifosi, è un piacevole “paradosso” che ne fa risaltare la personalità positiva. Rispetto ed affetto per i suoi ex sostenitori e squadra che stanno lottando per un traguardo inimmaginabile come lo scudetto, al quale il tuo gol sta dando una mazzata forse decisiva. Ma allo stesso tempo la gioia e l’orgoglio di aver segnato il gol probabilmente decisivo per portare a casa una vittoria fenomenale, sia per la difficoltà della partita, sia per l’importanza del risultato in chiave Champions….! Preferisco tutta la vita un esultanza forse troppo “contenuta”, come quella dei due bianconeri,
rispetto alle purtroppo sempre più frequenti esultanze esagerate, tipo togliersi la maglia ed altre scene di isteria varia anche per gol non così belli e/o importanti.
Maurizio Trombetta
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