L'angolo del tecnico
Messaggero Veneto, 15 agosto 2011
di Maurizio Trombetta
Finalmente la “musichetta” della Champions League. Di Natale e Pinzi sanno che carica riesce a dare e gli altri giocatori dell’Udinese se ne accorgeranno! L’Arsenal ha una familiarità infinitamente maggiore con questa competizione, ma stavolta rischia di sentirla riecheggiare solo in due occasioni nell’arco dell’intera stagione. Non è un caso se questa squadra, abituata nel corso dell’ultimo decennio a raggiungere spesso i quarti, quest’anno deve ricorrere a un pericoloso preliminare. La società è solida e tornerà a raggiungere i vertici del calcio europeo in futuro, ma attualmente Wenger, dovendo sostituire grandi campioni all’ultimo momento, si trova decisamente in difficoltà. Quando Fabregas, il tuo capitano ventiquattrenne sceglie di andarsene, beh qualche problema lo crea. Nastri e Clichy sono insostituibili nel breve periodo. Sistema di gioco. Palla a terra (non sembra neanche una squadra inglese), un’unica punta dietro la quale giocano un numero indefinito di giocatori offensivi, attaccanti e/o centrocampisti che siano, grandi corse e inserimenti senza palla, sfruttamento delle fasce laterali con gli esterni sia d’attacco che di difesa. Questi i concetti di gioco principali di Wenger che, su una base fissa di difesa a quattro, può disporre la squadra con il 4-2-3-1, ma secondo me, ancora più offensivamente, con un 4-1-4-1. Song quasi inamovibile davanti alla difesa, una specie di diga invalicabile, tutti gli altri a far gioco e a buttarsi dentro negli spazi. Rosicky un po’ più di Ramsey centralmente, Arshavin e la “scheggia” Gervinho ai lati. Il primo è più trequartista, giostra spesso a sinistra da dove tende ad accentrarsi per la conclusione e/o l’assist, l’altro più punta, una specie di Sanchez prima maniera. I due spesso si scambiano la fascia di competenza, dove, come non bastasse si inseriscono anche i terzini. Davanti Chamakh, meno tecnico ed elegante di Van Persie, ma in grado di garantire maggior movimento. Tattica. L’Arsenal è micidiale quando può sviluppare l’azione su palla riconquistata nella sua trequarti o a cavallo della metàcampo. Se trova spazi nei quali correre prima con gli attaccanti esterni, poi con i centrocampisti centrali e i terzini, diventa devastante. A centrocampo sarà fondamentale il comportamento degli uomini di Guidolin. Perdere palla in questo settore contro questa squadra e questi giocatori sarebbe pericolosissimo. Viceversa riuscire a venir fuori da questa prima fase di pressing dell’Arsenal, permetterebbe soluzioni di gioco importanti soprattutto sulle fasce dove i due esterni di difesa sono spesso troppo alti. Corretta la disposizione 4-1-4-1 o 4-4-1-1 di Guidolin, per coprirsi sulle fasce, da verificare i tempi di inserimento di Isla e Armero con il nuovo modulo e, ahime, l’assenza di un gestore di palla come Inler in mezzo al campo.
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martedì 16 agosto 2011
Arsenal-Udinese
Pubblicato da pressfile alle 09:25
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