Messaggero Veneto, venerdì 10 febbraio 2012
"L'angolo del tecnico"
di Maurizio Trombetta
venerdì 10 febbraio 2012
UDINESE-MILAN: Se la difesa rossonera è col buco
Ancora uno scontro al vertice per l’Udinese nel turno casalingo contro il Milan, anche se entrambe le squadre stanno attraversando un periodo non particolarmente positivo. Decisamente peggiore per i rossoneri che attualmente, fra infortuni e squalifiche “pesanti”, hanno in pratica a disposizione “solo” una delle due formazioni di campioni di cui è composto il loro organico. Ovvero è sempre e comunque il Milan Campione d’Italia, (attenzione alla grande pericolosità della squadra di rango in difficoltà…), ma se consideri la formazione composta dagli “indisponibili”, beh allora ti viene da pensare: devo approfittarne! E per analizzare la situazione in casa Milan attuale basta considerare le dichiarazioni di Allegri dopo le sconfitte con Lazio e Juve di quest’ultimo periodo: manchiamo della necessaria “cattiveria”, dopo la sconfitta di Roma, e manchiamo di intensità e profondità, ieri dopo la partita di Coppa Italia. Dato per scontato che la carica agonistica al Friuli non mancherà, sulle altre oggettive difficoltà attuali, l’Udinese dovrà basare la sua partita per cercare di sfruttarne il conseguente vantaggio.
FASE DI NON POSSESSO PALLA: Difende troppo “basso” nella sua metàcampo, quasi davanti al limite dell’area, questo Milan, ed infatti ha già quasi lo stesso numero di gol subiti nell’intero campionato scorso. Manca il recupero palla in mezzo al campo per la innegabile difficoltà del reparto di centrocampo soprattutto per quanto riguarda le possibilità di ricambio. Meno corsa e quindi intensità di gioco anche nel pressing alto da cui una grande sofferenza per i contropiedi avversari. E poi i quattro dietro, se possono contare su Nesta e Thiago nelle migliori condizioni, possono “tenere” anche il Barca. Se malauguratamente uno dei due o peggio entrambi hanno problemi, il naturale sostituto Mexes, nonostante le grandi potenzialità, non è ancora in grado di fornire la stessa sicurezza difensiva, soprattutto sui palloni provenienti dalle fasce.
FASE DI POSSESSO PALLA: Anche qui è evidente la difficoltà dovuta alla carenza di corse negli spazi senza palla, quella che riusciva a garantire Boateng, tanto per capirci. Lo sviluppo della manovra si basa quindi prevalentemente sulle sovrapposizioni in fascia, dove la qualità dei giocatori attualmente a disposizione non è poi così fenomenale, oppure, fino ad ora, sulla palla ad Ibra “pivot” per l’inserimento dei centrocampisti. Fenomenale in questo Nocerino, ma l’impiego di Maxi Lopez, secondo me sarà lui il sostituto dello svedese, porterà probabilmente ad uno sviluppo della manovra preferibilemente con palla a terra. E poi attenzione che adesso in panchina c’è sempre un certo Inzaghi… www.mauriziotrombetta.blogspot.com
Pubblicato da Slowfootball alle 11:49
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