lunedì 28 gennaio 2008

Dalla Sardegna...V(ery) S(lowfootball) P(eople): Alessandro Pontis

MISTER, POSSO FARE UN AUTOGOL?»
SILIQUA, UN "AUTOGOL" IN NOME DI FAIR PLAY: «MISTER, POSSO FARE UN AUTOGOL?»
Il gesto di un giocatore di 17 anni, Alessandro Pontis, dopo un gol poco lealeAveva segnato dopo l'infortunio di un calciatore avversario, poi si pente e rimediaAlla ripresa del gioco, Alessandro Pontis s'impossessa del pallone, s'invola indisturbato verso la propria porta e segna. Non succede spesso di gioire per aver fatto un autogol. È successo, ieri, a un ragazzo di 17 anni, fuoriquota del Siliqua, prima categoria. Per lui, una partita che non sarà facile dimenticare, con due gol e un'esemplare lezione di fair play.
L'INFORTUNIO. Campo comunale di Siliqua, domenica 20 gennaio 2008, siamo al 40' del primo tempo della gara Siliqua - Sguotti Carbonia. I padroni di casa soccombono per due a zero e cercano in tutti i modi di reagire per raddrizzare, quanto prima, le sorti dell'incontro. L'arbitro, il signor Ricci della sezione di Carbonia, interrompe il gioco: c'è da soccorrere un difensore sulcitano rimasto a terra per infortunio, al centro della propria area. Entrano i massaggiatori. I minuti passano, le possibilità di pareggiare diminuiscono. Infine il direttore di gara fa riprendere il gioco scodellando il pallone in area. IL GOL AVVELENATO. Il primo ad arrivare sulla palla è proprio il giovane fuoriquota. Lì per lì non gli passa nemmeno per la testa che, secondo una regola di fair play non scritta, quella palla spetti di diritto alla squadra che si difende: in un attimo calcia a rete e segna. Gli avversari protestano vivacemente: si fanno attorno al ragazzo prima e all'arbitro poi. Il direttore di gara, però, non può far altro che applicare il regolamento e convalida il gol. DOPPIETTA. Il caso non ha ancora chiuso i suoi conti con Alessandro Pontis. Passano cinque e la palla è di nuovo sui suoi piedi: un calcio ed è di nuovo gol. Quello del pareggio. Gli avversari la prendono male: quando l'arbitro fischia l'intervallo si fanno attorno al ragazzo e gli fanno capire che il suo comportamento non è stato sportivo.CONSULTAZIONI. Negli spogliatoi, i giocatori siliquesi si consultano e si trovano d'accordo: non si può gioire di quel gol. Fra i più dispiaciuti c'è Alessandro Pontis. Riconosce di aver sbagliato ed è molto amareggiato: vorrebbe rimediare, restituendo il gol agli avversari. I compagni sono d'accordo, ma la situazione è delicata. A questo punto l'allenatore Roberto Porru prende in mano la situazione e, sotto la sua responsabilità, propone di restituire il gol per rimediare la situazione.
L'AUTOGOL. Alessandro Pontis fa quello che dev'essere fatto e insacca nella propria porta il pallone del 3-2 per gli avversari, che corrono a complimentarsi con lui. Un gesto, quello compiuto dal ragazzo con l'avallo di tutto lo spogliatoio siliquese, che ha dimostrato come a volte, nello sport, l'essere a posto con la propria coscienza prevalga sull'agonismo e sulla posta in palio: una dimostrazione di senso sportivo che dovrebbe essere presa ad esempio anche tra i professionisti. Alla fine la partita è terminata 3-3: non che, in una partita come quella di ieri, il risultato fosse la cosa più importante. Certo, però, sembra davvero giusto così.
ROBERTO COLLU Pubblicato nel quotidiano L'Unione Sarda del 21 gennaio 2008

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